Un classico itinerario: i giardini di Ninfa

Per chi vive a Roma o a Sud della capitale è una classica gita domenicale da anni. Sono i giardini creati a partire dai primi anni del secolo scorso dai noti principi Caetani sulle rovine dell'antica città di Ninfa, punto di snodo sulla via Franchigena nel Medio Evo e poi distrutta durante varie diatribe tra papi dell'Oriente e dell'Occidente, imperatori più o meno ariani e famiglie nobili dell'alto Medio Evo, con il celebre Papa Bonifacio VIII tanto amato da Dante in mezzo anche a queste vicende.

Un giardino all'inglese, improntato al "ordinato disordine" e pieno di piante esotiche (inclusi altissimi bambù) favorito dall'abbondante e freschissima acqua che arriva dalle sorgenti dell'antica città di Norba (ora Norma) sovrastante i giardini sui Monti Lepini che ne fanno cornice.
Tutte vicende che si possono leggere su Wikipedia o altre 1000 fonti, o ascoltare dalla guida che conduce le visite guidate (obbligatorie) a gruppi di 50 persone intervallate di mezz'ora. Da prenotare assolutamente se si vuole visitare Ninfa nel WE. Circa 1 ora e mezza per la visita, incluso il più piccolo ma gradevole giardino all'italiana.

Da Roma si raggiunge in circa 1 ora e mezza, il ritorno la domenica sera se si fa la ben nota Pontina (che collega parecchi luoghi di villeggiature dove parecchi romani hanno la seconda casa) può richiedere anche 3 quarti d'ora in più. Google Maps ce lo dirà con precisione.

Consigliata la visita all'inizio della primavera, per via delle fioriture, o inizio autunno, per la varietà di colori. Ma anche in estate i giardini sono sufficientemente freschi.

Un po' di foto molto "standard": i giardini non sono facilissimi da fotografare, è natura pura, non spettacolare.











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