Roma fuori dai soliti itinerari: la Casina Nobile di Villa Torlonia

Il turista che visita Roma si sente in dovere di vedere con i suoi occhi i luoghi mitici della città eterna, il Colosseo, la fontana di Trevi, la Cappella Sistina e così via. Il tempo limitato, le folle del turismo di massa e le conseguenti inevitabili code, lo stato a volte non ottimale dei luoghi (Colosseo e fontana di Trevi in restauro in questo periodo) trasformano facilmente quella che doveva essere una emozione in una delusione. Meglio forse continuare vivere questi luoghi nel ricordo o nella immaginazione, facilitata anche da decine di documentari e film già visti, soprattutto se il tempo dedicato a Roma è limitato a pochi preziosi giorni. E andare alla ricerca di luoghi meno noti e altrettanto interessanti ma meno affollati, dove emozioni e "grande bellezza" si possono apprezzare veramente.

Ad esempio la Casina Nobile di Villa Torlonia, ovvero il palazzetto principale di questa villa della aristocrazia papalina che ha poi vissuto molte vicende storiche, da residenza ufficiale di Benito Mussolini, a sede del comando militare alleato, al lungo abbandono e infine all'acquisto da parte del Comune di Roma nel 1977 e alla destinazione a parco pubblico, nell'elegante quartiere Trieste poco fuori le mura e poco distante da Porta Pia (si raggiunge facilmente con il bus/filobus 90).

Gli interni hanno subito un grande numero di oltraggi nei vari usi impropri e in particolare nella occupazione militare degli anni '40, nella quale sono andate distrutte le elaborate tappezzerie delle stanze. Ma gli accurati restauri hanno consentito di ricreare la bellezza originale, forse più essenziale, come documentano le foto riprese in una visita recente. In più ci sono sorprese come il bunker fatto costruire da Mussolini sotto il palazzetto, ma non finito in tempo, le sculture di Canova ritrovate abbandonate nei magazzini, o la finta tomba etrusca usata forse per riti massonici e riscoperta per caso perché i passaggi erano crollati  (l'ultimo dei Torlonia abitanti in villa era massone). Non sempre visitabile, chiedere. E intorno c'è un grande parco, che consente un momento di relax e di riflessione al turista.

Le stanze attorno alla sala da ballo centrale




Su uno di questi preziosi muri di marmo, proprio nelle prime sale, si possono
notare i segni delle freccette fuori bersaglio. Era usata infatti dai soldati e
ufficiali inglesi per quetso popolare passatempo da pub.

Uno dei tromp-l'oeil rimasti e che è stato possibile restaurare

Il finestrone che illumina la sala da ballo (a sinistra nella foto) era stato fatto chudere da Mussolini, per costruire un passaggio tra la sua stanza e quella della moglie Rachele Guidi nel quale era posizionata anche una stanza da bagno in comune. Una superfetazione eliminata nella ristrutturazione per ricreare la ambientazione originale. I palchi sui due lati (si vede quello di destra) servivano per l'orchestra.


Una immagine della piccola sala sotterranea che riproduce fedelmente una tomba etrusca. Ritrovata per caso durante i lavori di ristrutturazione della Casina Nobile, controllando una botola sul piazzale di cui non si capiva il possibile uso.