Telefonare all'estero

Il roaming dati no-limits e' stato abolito anni fa in Europa e i conti a sorpresa da migliaia di euro (per chi è a contratto) non sono più un rischio (ma solo in Europa: attenzione).

Il costo per la chiamata e per gli SMS, soprattutto se è extra continentale, può essere però lo stesso molto più elevato che da noi, e scaricare in poco tempo il nostro credito.

La soluzione ci sarebbe e si chiama Internet. Con una connessione al web si può telefonare o video chiamare con Skype o con Hangouts a costi molto bassi (poche decine di centesimi per chiamate brevi). Il condizionale è d'obbligo perché sono necessari due pre requisiti solo apparentemente banali: wi-fi gratuito offerto dalla struttura ricettiva dove siamo e qualità della connessione. Il Wi-fi gratuito e' diffuso ma non è la regola, e se è a pagamento bisogna vedere quanto costa, per quante ore consente l'accesso e quante device può collegare (tipicamente ne servono almeno due, smartphone e tablet, se non tre per un secondo smartphone della/del partner, e se esiste una limitazione è disabilitato il routing verso una seconda device).


Ma ancora non basta perché il protocollo VoIP usato per trasmettere la voce richiede un ben preciso livello di QoS (Quality of Service, uno dei parametri caratteristici di una connessione) altrimenti le interruzioni rendono difficile o impossibile la conversazione o addirittura la connessione. Può essere una congestione locale (troppe connessioni contemporanee nell'albergo) oppure nella rete del luogo dove siamo, ma il risultato è lo stesso. Paradossalmente la video chiamata in alcuni casi può reggere un po di più perché vedere l'interlocutore aiuta a gestire le micro o non tanto micro interruzioni.

In sintesi almeno per un po' ancora conviene affidarsi alla rete voce, sottoscrivendo prima di partire un contratto estero adatto al paese dove andiamo, con il nostro gestore. Apparentemente costa, ma a conti fatto vedremo che sarà sempre meno di quanto pagheremo cercando di fare i moderni e dj sfruttare l'economica tecnologia web, ma pagando il wi-fi. Voce e SMS ci consentiranno di comunicare, e un quantitativo limitato di traffico web per mandare le foto via whatsapp o drive sarà incluso. Attenzione però di ricordarsi di non inviarle in formato pieno se abbiamo uno smartphone recente. Con poche foto da 100MB o più potremmo esaurire velocemente la banda giornaliera.

Kit di resistenza per viaggi transoceanici

Con gli aerei a lungo raggio più recenti dotati di motori sempre più potenti, come il Boeing 777 o l'Airbus A330, ma anche con il vecchio 747, la classica trasvolata transoceanica verso le Americhe dura meno di 10 ore, in particolare al ritorno verso Est (verso casa nostra) grazie a venti a favore in quota. Dieci ore che però sono sempre tante, e possono diventare molte di più se si aggiungono 1 o 2 scali tecnici. Una soluzione ampiamente adottata per coprire più destinazioni sia di arrivo sia di partenza e quindi abbassare i costi riempiendo l'aereo. Ogni scalo porta via minimo un'ora (ma spesso si arriva a 2-3, sempre senza scendere dall'aereo) e come niente si arriva così a 13-15 ore di volo a cui si aggiungono le rituali 3 ore richieste con anticipo per l'imbarco dalle norme di sicurezza.

Sulle lunghe tratte o long haul la formula low cost non è arrivata ancora e quindi il servizio a bordo comprende quasi tutto, bevande, un pasto pieno e un pasto light, coperte e cuscini, sistema di intrattenimento di bordo personale (schermo sui sedili sui penultimi ed ultimi aerei).

Il kit di resistenza
Per rendere il lungo viaggio sopportabile senza conseguenze sull'entusiasmo (all'andata) o sul rimpianto (al ritorno) servono poche cose, che però al momento di partire per qualche motivo ci si dimentica sempre. Le ricordiamo qui.


1) abbigliamento non solo comodo ma anche adatto a proteggerci nelle fasi iniziali e a volte finali dall'impianto di ricircolo dell'aria, regolato al massimo soprattutto in partenza per purificare l'aria e non controllabile dai passeggeri (sono le feritoie che corrono sopra o sotto le cappelliere). L'ideale è una felpa con cappuccio con zip anteriore, sia in estate che in inverno, capo universale per femmine e per maschi.

2) mascherina per gli occhi per dormire: a 40.000 piedi (12.192 mt) che è la quota di crociera dei moderni aerei se si viaggia di giorno (e all'andata se andiamo verso Ovest o al ritorno se torniamo da Est capiterà sempre) la luce e' accecante e per questo motivo fanno chiudere gli oscuranti, qualcuno semi aperto o aperto per sbaglio c'è sempre, poi ci possono essere i video accesi o l'apertura anticipata delle luci. Mettere la mascherina infischiandosene del look è la soluzione per evitare brevi sonni continuamente interrotti che fanno riposare molto meno;

3) (ma solo per i perfezionisti): ciabatte slim (tipo quelle degli alberghi); adottare in ogni caso scarpe senza lacci, mocassini o simili per toglierle e rimetterle rapidamente (anche nei controlli in aeroporto);

4) in aereo a lungo raggio l'acqua basta chiederla ma a volte occorre alzarsi, una bottiglietta da mezzo litro o 0,75 non gassata per ciascun componente del gruppo comprata prima di partire risolve ogni problema, integrata con le bevande che vi daranno comunque

5) bagaglio a mano light: per prevenire il mancato arrivo del bagaglio non resisterete alla tentazione di portarvi un trolley in cabina, almeno uno per coppia o famigliola, con il necessario per la sopravvivenza nel primo giorno; non è un problema perché ovviamente in voli a lungo raggio nessuno o quasi viaggia con solo il bagaglio a mano; il problema è lo zainetto o la borsa che contiene quello che vogliamo avere a portata di mano: smartphone, tablet, portafogli, passaporto, libri o riviste per ingannare il tempo, moleskine per appunti, macchina fotografica e così via. Deve essere posizionato sotto al sedile, altrimenti non potrete prenderlo quando siete obbligati ad indossare le cinture e quindi è in competizione con i vostri piedi nel poco spazio disponibile; distendere i piedi è fondamentale per mettersi comodi e dormire, tranne che per i bambini, e quindi ogni sforzo deve essere fatto per limitare al massimo questa dotazione e farla entrare in uno zainetto piccolo o in un borsello, lasciando il resto nella cappelliera (ma nel trolley perché più di due non ne possiamo portare);

6) auricolari o cuffie buone per ascoltare l'audio dei film o la musica del sistema entertainment: vengono forniti degli auricolari usa e getta, che magari su Emirates prima classe saranno della Bose, ma normalmente sono oggetti di qualità infima che rendono quasi impossibile seguire decentemente un film, se non riempendo il nostro prezioso sistema uditivo di suoni fortemente distorti; basta ricordare di portarseli e il problema non c'è; già quelli in dotazione con lo smartphone (se non è un iPhone: non sono inclusi) vanno bene, se poi riuscite a portarvi una cuffia compatta pieghevole sarà ancora meglio;

7) (solo se li avete già usati e trovati utili e comodi e siete abituati all'uso): cuscino per il collo e tappi per le orecchie; i sedili degli aerei non si reclinano completamente e il cuscino potrebbe imporre una posizione non del tutto naturale e in un viaggio in aereo è opportuno essere semi-vigili.

Sei più due semplici componenti / accorgimenti per un kit di viaggio che non vi farà arrivare freschi e riposati dopo un viaggio di 15 ore o più (scali intermedi inclusi) ma almeno ragionevolmente rilassati sì.