Tra i molti borghi tipici d'Italia, quei luoghi rimasti miracolosamente intatti o quasi negli ultimi decenni, è da molti anni in evidenza Civita di Bagnoregio, diventato abbastanza celebre in anni ormai non troppo recenti come "il paese che muore" perché abbandonato progressivamente dagli abitanti, a seguito di problemi di frane e difficoltà di raggiungere lo sperone di roccia sul quale è costruito, in un paesaggio che ricorda vagamente i canyon del Nuovo Continente.
Non è poi affatto morto anzi è diventato set di ripresa di film e buen retiro fuori dal mondo, ma molto vicino alla civiltà (un'ora e mezza da Roma in auto, mezz'ora da Viterbo) e oggetto di un restauro veramente eccellente, che ha preservato al meglio la struttura originale delle case in tufo, senza le leziosità da paese perfetto ma finto che caratterizza alcuni borghi del Sud della Francia, come Saint Paul de Vence. Molto ben tenuto anche il vicino paese principale di Bagnoregio. Facile raggiungerlo, si parcheggia prima della stradina che porta al ponte che collega Civita al resto del mondo, e poi si procede a piedi mettendo in conto 600-700 metri e una salita ripida ma breve.
Da vedere non solo per una passeggiata ma anche per pranzarci nei 2-3 ristorantini o anche per soggiornarci, alcuni B&B sono stati aperti recentemente nel piccolo paese. Più eventi vari nel corso dell'anno nella piazza antisante la chiesa. Per illustrare il paese come si presenta al viaggiatore una immagine vintage ma scattata domenica scorsa (il 6 ottobre 2013).