Il nuovo mercato di Testaccio a Roma

Le città del mondo stanno diventando tutte uguali, a causa della proliferazione delle grandi organizzazioni di shopping internazionali. Stessi negozi di vestiti, stessi ristoranti e bar, stessi negozi creativi. Non è quello che cerca il viaggiatore.
Vorrebbe invece entrare in contatto con qualcosa di caratteristico della città in cui sta vivendo per qualche giorno, che lo avvicina alle abitudini di vita di chi ci abita. Che potrà ricordare.

A Roma, si può fare questa esperienza nei mercati rionali, almeno in alcuni di essi. Un tempo e in parte ancora all'aperto, in piazze o strade permanentemente occupate da banchi fissi, e adesso progressivamente spostati in aree chiuse. Mantenendo però, quando il trasferimento è progettato bene,  le stesse caratteristiche di forte interazione tra chi compra e chi vende, convenienza e prodotti tipici della città. Una alchimia non facile da ricreare, ma con impegno ci si riesce. Come nel mercato di Testaccio, ormai decollato e molto frequentato. Non solo alimentare. Comodo per i romani ma anche facilmente accessibile al visitatore, anche straniero.

Con in più la novità dello street food, la possibilità quindi di consumare sul posto i prodotti del mercato, ma non street food omologato, ma ispirato ai piatti tipici della tradizione romana.
Un po' di foto del mercato in un sabato mattina - non il giorno della settimana più frequentato - per dare una idea ed un suggerimento.

I banchi di frutta e verdura sono i più tipici e diffusi come da tradizione


Frequentatori di ogni tipo

Una pausa rilassante direttamente nel mercato

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