I motivi sono vari e non e' qui che devono essere approfonditi, ma sostanzialmente derivano dal fatto che e' anche la città d'Europa con la più alta percentuale di auto private in circolazione, in rapporto con il numero di abitanti.
Sta di fatto che gli orari non ci saranno mai, ma in compenso l'Atac, l'azienda che si occupa dei servizi di mobilità nella capitale, sta tentando di coprire in parte questa carenza con un altro sistema, far sapere il tempo d'attesa per il prossimo bus, come avviene di solito sulle metro. Una gestione dinamica e adattativa, piuttosto che statica e programmata, che meglio di adatta al variabile dinamismo, diciamo, del traffico della capitale.Tutti i bus dell'Atac hanno un trasmettitore GPS a bordo, da anni, collegato a una centrale, e quindi questa informazione c'è. Per farla conoscere agli utenti in attesa alla fermata, anni fa e' stato lanciato un programma di installazione di paline elettroniche, con display. Soltanto che sono costose, soprattutto per la manutenzione, e sono rimaste limitate a poche linee centrali.
Poi hanno pensato ad internet, e anche questa possibilità c'è da tempo. Solo che serve uno smartphone e anche un possessore molto abile per collegarsi al sito e ricavare l'informazione al volo mentre si e' in giro, magari con pacchi od ombrelli.
Finalmente e' arrivata una buona idea, un numero da chiamare, al quale comunicare a voce o con la tastiera del telefonino il numero della palina. La risposta saranno i bus in arrivo elencati in ordine di arrivo, con il numero di fermate di distanza e il tempo di attesa stimato. Un'attesa quindi psicologicamente più leggera perché viene eliminata la incertezza e, in più, con la possibilità di scegliere strategie alternative. E' appunto il servizio Infobus già operativo in beta test e di prossima diffusione, purtroppo in prima versione disponibile solo in italiano.
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