Provenza, sì ma ...

Le guide turistiche, anche quelle partite con velleità di indipendenza come la Lonely Planet, alla fine tendono a dipingere con una vernice di marketing ogni cosa. Se poi il luogo è mitico e da tutti esaltato come la Provenza, il posto del mondo nelle cui campagne ognuno vorrebbe andare a vivere, anche meglio della Toscana, perché è addirittura in Francia, il paese del bon vivant per eccellenza, come si fa a non allinearsi?
Lo facciamo noi, ovviamente e come sempre dopo un approfondito viaggio (nel 2014) fuori dalle guide e in totale autonomia, aggiungendo anche la altrettanto mitica Costa Azzurra, cioè la Provenza verso la costa. Lontani anche dalla critica preconcetta, per concentrarsi sul meglio della Provenza, quello che lascerà un buon ricordo e la voglia di tornare. Ma con sano realismo, le cose migliori bisogna conquistarsele.


Quindi sul sito si può seguire la nostra mini-guida marketing-free, si possono conoscere in anticipo le sorprese che il viaggiatore può incontrare inconsapevolmente o anche consapevolmente (meglio) nel suo percorso, e anche guardare molte belle foto originali di Viaggineltempo.Net che illustrano la Provenza nella sua luce migliore.

In quella qui sopra ad esempio il soggetto è il paesino di Eze Village. Chi non vorrebbe passeggiare all'ombra delle stradine a picco sul mare azzurro della Costa Azzurra? Eppure .... (leggere le Sorprese della Provenza e della Costa Azzurra).

Visitare Roma in auto o in scooter

Nei precedenti post dedicati al turista a Roma abbiamo visto i vantaggi e le controindicazioni che incontra girando per la capitale d'Italia con i mezzi pubblici oppure a piedi o in bicicletta.
Rimane da approfondire la soluzione più comoda, usando l'auto o la moto (o lo scooter, più probabilmente).


Visitare Roma con la propria auto
Auto conosciuta, dotata probabilmente di un navigatore affidabile e dal funzionamento famigliare, prenotazioni, biglietti e imprevisti di viaggio azzerati o quasi, sembra una soluzione comoda. Ma le controindicazioni non mancano:
  • la zona centrale della città è tutta a traffico limitato (ZTL), ed è la zona dove sono concentrati il 90% dei luoghi da visitare; non per l'intera giornata, è accessibile in alcuni orari (è importante informarsi, se il navigatore non lo sa);
  • i parcheggi in tutta la zona centrale sono a pagamento: quindi, un costo aggiuntivo; il pagamento è però possibile anche online con la app per smartphone MyCicero (convenzionata con il Comune), molto comoda (per altre informazioni vedi il sito del gestore trasporto locale); la app è solo in italiano;
  • purtroppo, seppur a pagamento, i posti nei parcheggi non ci sono quasi mai: in alcune zone e soprattutto nella città storica sono introvabili, in altre la ricerca richiede sempre molto tempo, vanificando il piacere della visita (si aggiungeranno magari le code per entrare);
  • i locali magari parcheggiano comunque sfidando multe e divieti, e spesso utilizzando la Smart (Roma è la città con maggiore densità di Smart del mondo intero e ha praticamente salvato questo ardito progetto della Mercedes dal fallimento), ma per il turista che non riesce a distinguere facilmente il divieto vero da quello simbolico, il rischio di scoprire cha la propria auto è stata rimossa da un carro attrezzi è concreto;
  • infine il traffico a Roma, attraversare la città è la sfida e l'incubo quotidiano per i romani, e spesso eventi imprevisti o previsti ma sottovalutati (manifestazioni ed eventi vari) allungano a dismisura i tempi; il turista che non conosce la città probabilmente incorrerà ancora più facilmente in questi inconvenienti e passerà in auto nel buona parte dei giorni dedicati alla visita della città eterna.
In sintesi la propria auto può anche andar bene per raggiungere l'albergo, purché non sia in ZTL (non sono previsti permessi speciali) e, anche se fuori zona, abbia parcheggi gratuiti nelle vicinanze (attenzione: se invece i parcheggi sono a pagamento nella cosiddetta zona blu il costo è anche di 15 € al giorno e più), o ancor meglio un garage, ma per girare per Roma bisogna poi lasciarla in garage.

Visitare Roma con un'auto a noleggio
Non cambia assolutamente nulla rispetto a girare con l'auto propria. Stesse restrizioni e stessi problemi.

Visitare Roma con un'auto in car sharing
Le organizzazioni Car2go e Enjoy forniscono auto "prendi e lascia" che grazie ad una convenzione con il Comune possono circolare anche in ZTL ed essere poi parcheggiate senza pagare sui parcheggi a pagamento (strisce blu). Iscrivendosi ai relativi servizi (presenti anche in altre città d'Italia o anche in Europa per la Car2go) è possibile con una app individuare l'auto disponibile più vicina, prenotarla e prenderla ed usarla fino a destinazione. Le auto sono rispettivamente Smart (Car2go) e Fiat Nuova 500 (Enjoy) e quindi adatte solo a coppie o famiglie non numerose. Altra controindicazione, comune con tutte le auto, la esigenza di trovare un parcheggio per lasciarle. Un po' minore perché sono vetture compatte ed è meno probabile che siano soggette a multe (ma comunque le dovrete pagare voi).
Il prezzo è a minuto (29 o 27 centesimi al minuto, ogni 3 minuti circa parte un Euro), e quindi anche il tempo di ricerca del parcheggio si paga. Alla fine il costo è dello stesso ordine di grandezza di quello di un taxi (vedi il post sui mezzi pubblici). A voi turisti la scelta.


Visitare Roma con uno scooter a noleggio
Ci sono diversi servizi di questo tipo. Noleggiano ovviamente anche i caschi e gli scooter sono sempre per due. Come tutti gli scooter e le moto o motorini a Roma possono entrare nella zona a traffico limitato e parcheggiare liberamente. Nel senso che dovrebbero essere parcheggiati solo sui parcheggi per moto (a pettine) oppure sui parcheggi con le strisce blu, e senza pagare nulla, per di più. Ma anche al di fuori di questi spazi sono abbastanza tollerati, basta che non impediscano l'ingresso ad abitazioni o negozi. Il problema è che i mezzi a due ruote sono talmente numerosi a Roma (di gran lunga la città occidentale record sotto questo aspetto) che anche i parcheggi per le due ruote sono spesso difficili da trovare.
Altra controindicazione seria riguarda lo stato delle strade (vedi il post dedicato a chi vuole girare Roma in bicicletta) e le abitudini di guida degli automobilisti e degli altri scooteristi a Roma.

In sintesi girare Roma in scooter può essere anche comodo e pratico, soprattutto per chi gira in due, ma a patto che il guidatore sia esperto della guida di un mezzo a due ruote anche in condizioni di traffico e di fondo stradale difficili, se non proibitive (con la pioggia). Altrimenti può correre seri rischi di caduta. Non gravi di solito, viste le velocità in gioco quasi sempre limitate, ma sempre da evitare.

E la moto non scooter?
Il turista in viaggio su moto da strada è di solito un appassionato e sa quello che deve fare, e in ogni caso andrebbe ovunque con la sua moto. Quindi non ha bisogno di queste note.



Sintesi delle sintesi
Alla fine delle tre "puntate" dedicate ai mezzi pubblici, a girare a piedi o in bicicletta, a girare in auto o in moto, si può concludere che la soluzione migliore per il turista è una pianificazione intelligente dei percorsi, privilegiando il mezzo pubblico e i trasferimenti a piedi, e utilizzando il taxi o eventualmente l'auto (se è arrivato con la sua) quando è più conveniente per le caratteristiche e/o in base alla distanza.

(L'ultima foto, di Viaggineltempo-Net, è ripresa a ottobre 2014 a Villa Celimontana nel Rione Celio di Roma, la villa, parco pubblico, è stata recentemente restaurata e risistemata)

L'Ara Pacis a Roma

Negli ultimi 100 anni o poco più sono ben pochi i luoghi e gli edifici a Roma che si sono aggiunti a quelli classici che, dal Pantheon e dal Colosseo in poi, interessano al viaggiatore che visita la città.
Un ritorno c'è stato tra gli anni '90 e 2000 per l'azione delle giunte e dei sindaci che le hanno guidate in quegli anni, e hanno prodotto dopo decenni due "sightseeing" nuovi, l'Auditorium e l'Ara Pacis, o per meglio dire il contenitore del formidabile monumento proveniente dall'antica Roma e perfettamente conservato, ritrovato per una fortuita coincidenza nelle fondamenta di un palazzo agli inizi del secolo scorso.

Un edificio moderno ma che recupera stili peculiari senza imitarli, che per motivi extra artistici ed extra architettonici è stato anche oggetto di inutili politici, e che è ora e da anni un punto di sosta e di interesse al limitare della città più antica. Dove ben altre sono le offese (automobili e tavolini).

Una serie di scorci dell'Ara Pacis oggi. Era in corso una delle mostre che lo spazio può ospitare, dedicata a Cartier-Bresson. Le foto non potevano essere che in bianco e nero.






(Anche se non scattate con una Leica ma con una moderna mirrorless).

Attenzione al prezzo totale

Voli
Con Expedia o eDreams il confronto tra le offerte proposte è sul prezzo base che non comprende a volte alcune voci per scelte diverse o condizioni diverse degli operatori del settore. In particolare per voli low cost e per alberghi economici il peso percentuale di queste voci può far perdere o più spesso diminuire di molto il vantaggio rispetto ad altri fornitori di servizi.
Esempio per i voli: alcune compagnie ( ad es. EasyJet) non comprendono nel costo del biglietto il bagaglio in stiva. Per una valigia normale (sotto ai 20kg) può essere richiesto anche un extra di 15-20 € e inoltre l'importo è per collo. Tariffe ancora superiori per bagagli speciali. Con biglietti base che in certi casi possono essere inferiori ai 50 € al netto delle tasse aeroportuali (che sono invarianti) la somma totale può dare sorprese e soprattutto il piccolo extra per un servizio tutto incluso (ben più comodo) può essere preso in considerazione.

Alberghi e parcheggi
Secondo esempio è il costo del parcheggio per chi viaggia in auto. Soprattutto in Francia (primo paese turistico) il parcheggio pubblico gratuito è praticamente inesistente, mentre quello a pagamento è normalmente assai esoso (anche ben oltre i 10 € al giorno, a Nizza in un parcheggio centrale si può arrivare anche a 18 € al giorno) e un albergo con parking incluso può risultare più conveniente oltre che più comodo (a meno che non sia dentro l'aeroporto). In Italia soprattutto nei centri storici o in generale nelle città d'arte la situazione non è molto diversa.

In sintesi la scelta del volo o dell'albergo a prezzi scontati con questi comodi portali di viaggio richiede più fatica e studio di quanto appare all'inizio. Da ripetere ogni volta perché condizioni e sconti cambiano col tempo in base alla competizione. Da notare anche che il prezzo totale vero si riesce ad ottenere solo completando la transazione, ovviamente senza l'ultimo passo del pagamento con carta di credito. Ma è una ricerca che bisogna fare superando anche lo stress degli usuali messaggi promozionali di pressing del tipo "solo pochi posti", "altre 3 persone stanno cercando una stanza" e cosi via.




Roma a piedi o in bicicletta

Il post precedente era dedicato a come muoversi con i mezzi pubblici a Roma, ora vediamo come si può visitare la città con i mezzi di trasporto più ecologici che abbiamo a disposizione, e quali avvertenze dobbiamo considerare. Nella prossima ed ultima passeremo ai mezzi a motore.

Girare Roma a piedi
La città è piuttosto estesa anche se non è tra le più grandi in numero di abitanti in Europa. Anche la zona più propriamente turistica è piuttosto vasta. Per attraversare a piedi il centro storico, da San Giovanni a San Pietro ad esempio, occorre più di un'ora. La città inoltre è su sette colli, come tutti sanno, e quindi a volte ci sono da affrontare (brevi) salite. Nonostante ciò una persona appena allenata può visitare la maggior parte dei punti di interesse turistico con trasferimenti dell'ordine di 30 minuti o poco più, non particolarmente impegnativi dal punto di vista fisico.

Le criticità sono altre. La prima, cioè la facilità con cui si può perdere la strada negli intricati vicoli del centro, è facilmente superabile ora con i navigatori disponibili su tutti gli smartphone. La seconda che rimane e anzi è in aumento è rappresentata invece dalla carenza di zone dedicate ai pedoni. Nel centro storico spesso non ci sono i marciapiedi, ma teoricamente sarebbe quasi per intero zona pedonale. Purtroppo questo a Roma vale appunto solo in teoria. Nel senso che nelle aree dedicate ai pedoni, che siano marciapiedi veri o propri o lati delle strade o piazze pedonali, i suddetti pedoni devono contendere gli spazi a loro teoricamente dedicati con scooter e auto parcheggiate (irregolarmente), venditori con i loro banchetti di oggetti di ogni genere, e ultimamente anche biciclette (in movimento). A Roma i mezzi pubblici non sono in grado di rispondere alle esigenze di mobilità di una grande città (per vari motivi anche storici sui quali qui sorvoliamo) e di conseguenza i romani ricorrono a qualsiasi altro mezzo a motore e no, saturando tutte le strade e tutti gli spazi di sosta.

Ma il principale problema per il turista non è condividere i marciapiedi, quando ci sono, con il loro uso improprio per attività commerciale o parking, ma l'ambiente nel quale dovranno condurre le loro passeggiate nella città. A parte il caldo notevole nei mesi estivi, che si può sopportare, il rumore del traffico, la continua attenzione per schivare auto, moto o ultimamente biciclette, l'aria non certo pulita e gradevole per l'eccesso di mezzi a motore, rendono i trasferimenti lunghi piuttosto gravosi, a meno che passino per i numerosi parchi della capitale.

In ogni caso tragitti brevi o medi saranno inevitabili e a volte anche gradevoli consentendo di scoprire angoli meno conosciuti della città. Consigliabili sempre scarpe comode e adatte alla stagione, cappelli ben coprenti nella stagione estiva e magari anche crema solare (a luglio e agosto il sole batte forte).

Da evitare gli infradito che in una città inevitabilmente non immacolata (nessuna lo è) riducono i piedi sporchi e inguardabili dopo poche centinaia di metri. Nonostante molti turisti soprattutto americani sembra che la pensino diversamente, Roma non è una città di mare.


Girare in bicicletta
Sono abbastanza diffusi i centri di noleggio di biciclette. In alcuni casi sono associati ad un tour con una guida, e sono un modo diverso e interessante per visitare la città vedendola più da vicino. A patto di evitare i tour programmati alle 2 del pomeriggio nei mesi di luglio o agosto, e a condizione di avere un discreto allenamento (le salite, pur non ripide, non mancano).

Per il noleggio individuale le cose sono un po' diverse e qualche avvertenza è d'obbligo. La prima riguarda lo stato della pavimentazione. In buona parte del centro storico, quindi nelle strade che il turista tipicamente percorrerà, la pavimentazione è quella tradizionale a "sampietrini", i cubetti di porfido che i francesi chiamano "pavé". Anche quando è perfettamente posata e manutenuta è poco adatta alle biciclette, scivolosa se appena umida e irregolare con effetto immediato sulla sella e chi ci sta sopra. A Roma sia per la estensione della rete stradale, sia per il traffico perenne che rende critico ogni intervento, sia per i costi elevati e il perenne stato di sofferenza del bilancio del Comune, sia per il traffico pesante che le strade a sampietrini devono sopportare (mentre erano state progettate per le carrozze a cavalli) lo stato della pavimentazione è in larga parte molto carente. Avvallamenti improvvisi, cubetti non allineati con scalini che possono danneggiare i pneumatici, rappezzi con asfalto a seguito di lavori o guasti, tombini non a raso, rendono i trasferimenti in bicicletta una prova impegnativa da affrontare con continua attenzione a dove si mettono le ruote (oltre che alle moto, alle auto e ai bus che sfrecciano accanto), piuttosto che una piacevole passeggiata. Può migliorare un poco la situazione (per la spina dorsale) una bicicletta dotata di ammortizzatori.


A questo si aggiunge il traffico di Roma e la scarsa familiarità con i ciclisti dei guidatori di auto e moto. A Roma infatti le biciclette sono tuttora piuttosto rare e non hanno ancora indotto modifiche nel modo di guidare, che rimane molto "aggressivo" (partenze a razzo ai semafori, scarso rispetto dei limiti di velocità e dei semafori e così via). Il ciclista in questo contesto con il suo mezzo molto più lento rischia di fare il vaso di coccio tra i vasi di ferro. C'è da dire che per fortuna il guidatore di Roma proprio perché può incontrare sorprese continuamente è il più attento del mondo e anche il ciclista inesperto o disattento sarà schivato magari all'ultimo momento, ma in sostanza si sta affidando agli altri. In più a peggiorare le cose il turista ciclista non conosce perfettamente la strada ne' quanto è adatta ad essere percorsa in bici e quindi ha ancora un handicap in più. I ciclisti autoctoni, che non sono pochi, adottano altri sistemi, in pratica applicano anch'essi lo stesso approccio aggressivo, utilizzando i marciapiedi e le corsie preferenziali dei mezzi pubblici come piste ciclabili, imponendosi nel mezzo della strada e sfidando i rivali a motore con una espressione del volto che significa "io faccio la cosa giusta, tu sentiti in colpa, inquinatore". Ma non è un approccio che il turista può adottare.

Naturalmente c'è da aggiungere anche l'aspetto inquinamento e allergie. Teoricamente a Roma tutte le auto sotto a Euro 4 hanno limitazioni, ma in pratica girano tranquillamente anche auto più vecchie (col trucco dell'alimentazione a GPL) e soprattutto furgoncini e camion per le consegne anche Euro zero. Lo stesso vale per i numerosissimi scooter, a volte ancora a 2 tempi. Ai tempi del sindaco Veltroni era stato introdotto un bollino blu obbligatorio per verificare se almeno questi mezzi meno recenti fossero a posto come manutenzione. Ma poi il sindaco Alemanno, votato soprattutto dagli automobilisti, sospese l'obbligatorietà, e il sindaco successivo, Marino, pur essendo un ciclista e un ambientalista a parole, dopo un anno non ha fatto ancora nulla per contrastare l'inquinamento, lasciando le stesse regole di Alemanno. Il risultato è che la qualità dell'aria è spesso sotto i limiti di legge europei e che una attività aerobica come la bicicletta nelle strade romane non sembra una scelta molto favorevole per la salute.

E le piste ciclabili a Roma? Qualcuna ce n'è, realizzata dai vari sindaci citati prima. Ma non coprono le zone turistiche oltre ad avere problemi di frequenti interruzioni, a non essere connesse tra loro e ad avere problemi frequenti di carente manutenzione. Per il turista che vuole girare Roma in bici è come se non esistessero.

E il bike sharing a Roma? C'era fino a qualche anno fa, sempre una idea realizzata del sindaco Veltroni. Poi abbandonata dal sindaco automobilista Alemanno e sinora non ripristinata dal sindaco ciclista Marino, che ha parlato più volte della necessità di ripristinare il servizio, anche molto più esteso, ma si è limitato a parlarne.


In conclusione
È sconsigliabile scegliere la bicicletta come mezzo di trasporto per il turista, che sia la propria o noleggiata. Al limite può essere una soluzione solo per ciclisti molto esperti ed allenati e con buona conoscenza (o studio preventivo) di strade e percorsi.

La soluzione migliore rimane ricorrere in modo "smart" ai mezzi di superficie utilizzando le app che consentono di conoscere la loro disponibilità in tempo reale, integrando i trasporti con i mezzi con percorsi a piedi non troppo lunghi e nelle ore del giorno più favorevoli, e con percorsi in taxi per tratte più lunghe, o nel caso di percorsi ed orari meno adatti alle passeggiate.

Scuderie del Quirinale

Sede delle mostre di maggior richiamo a Roma. Sarà per l'abilità promozionale di chi le organizza o per il luogo unico (proprio sulla piazza del Quirinale) che siano in mostra i guerrieri di terracotta cinesi, i bronzi di Riace o l'opera di Frida Kahlo le file per entrare sono sempre le più lunghe della Capitale.

Per evitarle esistono due sistemi: la prenotazione o l'acquisto dei biglietti online. La prenotazione costa 2 € si fa via internet o per telefono e consente di evitare la fila che si forma regolarmente (sul lato sinistro dell'ingresso) entrando per andare alla biglietteria sul lato destro. Dove lo stesso a volte si formano le file, ma più corte. Nessuna fila invece di solito per chi sceglie l'acquisto online, normalmente si arriva direttamente al controllo biglietti.



Turista a Roma: I trasporti pubblici

Essere turista a Roma, una delle poche città al mondo dove quasi ogni persona del mondo vorrebbe andare almeno una volta nella vita, non è facile. Nel senso che non è facile visitarla catturando in pieno le emozioni che può dare, mentre è nella media per il turista che si pone l'obiettivo di mettere le bandierine sui posti ("questo l'ho visto, quest'altro anche, la foto ce l'ho, passiamo al prossimo").

Le difficoltà per il turista a Roma sono: il sistema di trasporti, il clima, la lingua, l'affollamento dei luoghi turistici, mangiare italiano, la disorganizzazione. Vediamole una per una, in breve, cominciando dal sistema dei trasporti.



Un sistema di trasporti unico in Europa
Ma non in senso positivo. Nel senso che è l'unica capitale e grande città d'Europa che non ha una rete capillare di metropolitane e che per la rete bus non dichiara (e non è in grado di rispettare) gli orari di arrivo e partenza delle corse. A questi due limiti se ne aggiungono altri due meno esclusivi: non è possibile fare il biglietto sul bus (quasi mai) e i bus sono a riempimento "no limits" nel senso che anche quando i posti a sedere e in piedi previsti sono esauriti è possibile salire e riempire ogni spazio disponibile, ed oltre, nella indifferenza più totale di autisti e altri addetti dell'Atac (l'azienda di trasporto locale).

Una soluzione potrebbe essere usare mezzi privati o noleggiati o i propri piedi, ma per vari motivi che trattiamo nel prossimo post nessuna di queste è la soluzione ideale.
Il turista che aspira ad essere -  più che un turista - un viaggiatore sceglie sempre di girare con i mezzi pubblici ma, se non si prepara bene, a Roma rischia di girare soprattutto a piedi, e Roma è piuttosto grande, e d'estate anche molto calda.

Tecnologia e organizzazione
Una buona conoscenza del sistema dei trasporti e delle tariffe e l'uso accorto della tecnologia consentono di ovviare ai problemi citati prima. Partendo da una scelta iniziale che è sempre consigliabile: privilegiare i bus di superficie lasciando la metropolitana solo a casi particolari.
Gli strumenti a disposizione sono tre:
  • Una app per trovare il percorso: distribuita direttamente dall'Atac, disponibile sia su computer sia su smartphone o tablet, fornisce il percorso con bus (più le tratte a piedi) con varie opzioni. Su computer è disponibile in due versioni: viaggia con atac o muoversi a roma; la seconda contiene anche altre informazioni sulla situazione dei trasporti, la prima è più essenziale, fornisce solo il percorso tra partenza e destinazione o il percorso di uno specifico bus, ma è in 4 lingue oltre l'italiano; per entrambe si può selezionare l'orario e avere l'informazione anche sui bus effettivamente disponibili se la consultiamo di notte o nei giorni di festa. Su smartphone / tablet c'è solo la seconda delle due app (nello screenshot la versione per PC).
  • Una app per sapere quando arrivano i bus a Roma. Ce ne sono diverse e sono realizzate da privati ma sui dati dei mezzi Atac, resi disponibili dall'azienda come open data. Tutti i mezzi (tranne i tram) hanno un trasmettitore GPS a bordo e quindi il sistema localizza la distanze in numero di fermate del primo bus della linea che ci interessa da quella dove siamo. In base alla distanza e al tempo potremo decidere di cambiare percorso. Situazione frequente, ma soprattutto nella zona centrale di alternative ce ne sono. In questo modo si minimizza anche il problema del bus sovraffollato (quello in ritardo probabilmente lo sarà). Una app che funziona bene e che possiamo consigliare è Roma Bus di Movenda.
  • Il biglietto giornaliero a Roma. Indispensabile per il turista come in qualsiasi città europea. Qui è valido solo per i trasporti (non fornisce sconti per musei e simili) ma in questo modo è un po' meno caro. Si trova nelle edicole o nei tabaccai ma ancora più facilmente nelle macchine automatiche presenti in quasi tutte le stazioni della metropolitana. Fare attenzione invece al biglietto singolo (BIT): costa ben 1,5 € (alla data del post) ma dura 100' e consente corse illimitate. Se però si usa in metro vale solo per una corsa in metro più una in bus. Per un turista che gira il giornaliero è sempre conveniente. Il biglietto da tre giorni alla data di questo post costa 16,5 €, quello da 7 giorni solo 24 € (meno che nelle altre capitali europee).


Preferireste una mappa stampata su carta con tutti i percorsi dei bus (aggiornati)? Non c'è. Dovete per forza usare il vostro iPhone o iPad o equivalenti.

I taxi
Altro mezzo pubblico da sempre amico del turista, ma che consente molto meno del bus di capire la città e imparare a conoscerla. Insostituibile però in molti casi. A Roma costano abbastanza, ma i prezzi sono più o meno in linea con gli altri paesi europei principali. Un percorso medio (20-25') in città 20 €, se più breve anche 10, ma raramente meno. Se i passeggeri sono 4 (il massimo per le vetture normali) il costo non si discosta molto dai bus per percorsi brevi. Esistono anche taxi di tipo monovolume che possono portare fino a 6 passeggeri, basta chiederlo quando si prenotano o si prendono.



Sì, ma dove si trovano i taxi a Roma? Di regola aspettano pazientemente i clienti nei posteggi o alle stazioni ferroviarie o in aeroporto. Non li raccolgono al volo. Bisogna quindi sapere dove sono questi posteggi. Una mappa ufficiale non c'è, solo un elenco che pubblichiamo anche qui (aggiornato sempre alla data del post). Esistono però app che consentono di localizzare più comodamente questi posteggi sulla mappa di Roma, come ad esempio Taxi Roma.

Una alternativa è naturalmente chiamare il taxi via telefono e farsi venire a prendere. Costa di più (anche 5-10 € in più per il percorso che deve fare per raggiungervi) ma è più comodo, soprattutto se il parcheggio più vicino, non è vicino. Il numero ufficiale del Comune di Roma per chiamare i taxi è lo 060609. E' completamente automatico e usa il riconoscimento vocale e richiede quindi che chi lo utilizza, oltre che conoscere molto bene l'italiano, abbia anche una pronuncia chiara e limpida. I taxi non sono del Comune, sono taxi normali.
Le alternative principali private sono il Radio Taxi 3570 (06.3570) e Samarcanda (06.5551) e nell'uso standard consentono di parlare con un operatore umano, con maggiori chances di raggiungere lo scopo. Samarcanda risponde anche in inglese e i tassisti convenzionati accettano sempre anche carte di credito. Il 3570 ha un numero di vetture maggiore e anche vetture speciali (come i monovolume citati prima). Non mancano una miriade di app per prenotare un radio taxi ma per chi è nuovo della città, poter parlare con un operatore umano è un plus decisivo.