Andata e ritorno in giornata (con Trenitalia)

Anche Trenitalia è entrata nel giro dei viaggi scontati, quasi low cost, pr non avendo ancora  un competitor, forse prevenendo il prossimo arrivo di NTV (Nuovi Treni Veloci) o, più semplicemente, perché anche presso il gestore pubblico dei servizi ferroviari si sono accorti (come a suo tempo il geniale sig. Ryan(air) e il suo CEO) che il segreto per fare profitti nel trasporto è far viaggiare i propri mezzi di trasporto pieni.


Attenzione però ai tipi di biglietto e agli sconti. Con la tariffa "Mini" gli orari scelti sono bloccati, questo è prevedibile, è come sule tariffe low-cost. Impossibile cambiare l'orario, se si perde il treno si perdono i soldi. La cosa vale però anche per l'altra tariffa ridotta, "Andata e ritorno in giornata".

Il treno è comodo rispetto all'aereo perché sulle tratte principali si succedono treni (di Eurostar parliamo, evidentemente) a distanza di poche decine di minuti e, soprattutto, c'è quasi sempre posto.
Quindi, se l'orario di ritorno non è troppo sicuro (riunioni che si allungano o che saltano, impegni imprevisti, regali pianificati e poi cancellati) la strategia tipica era fissare un orario abbastanza avanti nella giornata. Se poi ci si libera prima, si cambia il biglietto e si sale su un treno precedente.

Non però con il biglietto "Andata e ritorno in giornata". pur se il principio sarebbe rispettato, anche questa tariffa non è flessibile. Non c'è alternativa quindi, per la maggiore comodità bisogna pagare un po' di più e prendere il biglietto a prezzo pieno.

Oppure, ancora meglio, prendere per l'andata la tariffa "Mini" e per il ritorno quella flessibile.

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